Il desiderio di vivere qualche giorno di mare si è realizzato.
Negli ultimi anni o per un motivo o per l’altro, avevo dimenticato la sensazione della sabbia che si infila nel costume.
Ho ri-provato l’emozione di saltellare fino alla pedana centrale del bagno che mi ospita perché ho dimenticato le ciabatte e rischio di ustionarmi i piedi, in fine ho apprezzato il silenzio della spiaggia di Forte.
L’esplorazione di un nuovo luogo, è un dono prezioso.
Sia esso vicino o lontano, sia elegante o popolare, sia un caldo mare o una variabile montagna, spunti per riflessioni ed osservazioni pullulano la mente.
La location è Forte dei Marmi, nel nome si evince forza, durezza, solidità.
In bassa stagione è un comune di poco più di 7600 anime per aumentare ragguardevolmente nei mesi primaverili estivi.
In particolare nei fine settimana quando la “Milano da bere” e “Parma goduriosa” si riversano al Forte.
I primi ad arrivare per fare il check dell’immobile sono i nonni predisponendo tutto il necessario per figli/e, fidanzati/e, nuore/generi, … nipoti ed i pet di casa.
Le persone
Dopo alcuni giorni di osservazione in hotel, frequentando il centro del paese ad orari diversi con proposte di servizi di somministrazione per target vari, la spiaggia, le aree fitness all’aperto, traggo una prima considerazione:
qui le persone sono belle.
Il mio riferimento principale è la parte emiliana della costa Adriatica.
Non me ne vogliano, la diversità sulle due aree costiere è evidente, pur con peculiarità autoctone apprezzabili in entrambi i lati.
A Forte, ragazzi e ragazze sono mediamente più alti, con un portamento più eretto, camminata dal passo lungo ed armonioso.
In generale per qualunque fascia di età, le persone sono normopeso, corpo e capelli ben curati, nei maschi mi è parsa una giusta misura nelle femmine devo fare una precisazione.
A grandi linee fino a 27 anni di età, mi sono sembrate tutte modelle uscite da qualche passerella milanese, ogni una con peculiarità fisiche specifiche, consapevoli della loro bellezza.
Il tempo passa … e dai 30 anni in su, l’uso – a mio avviso abuso – di ritocchi ad occhi, zigomi, labbra, seno, glutei, sono evidenti in quanto si uniformano i lineamenti di tutte, medesima espressione, con le stesse movenze, tante fotocopie in giro per il centro.
I Tatuaggi
Questo elemento mi è balzato all’occhio subito.
Nel genere maschile una percentuale veramente bassa di arti tatuati e in quel caso ho notato limitate aree coinvolte.
Nel genere femminile mi è parso che fossero più presenti. Tatuaggi si ma in forma “elegante” ovvero sulla nuca – visibile con capello legato; nella parte interna del polso o sulle caviglie, ovunque si trovi è sempre un qualcosa di piccolo, una personalizzazione di classe.

Tenda mare
Sapevo che qui vi sono da sempre questi allestimenti per ombreggiare ma non li pensavo della dimensione di un monolocale.
Quindi area occupata di 3×3, 2 sdrai, 2 lettini – da me definite barelle, perché tali sono -, un tavolo contenitore con chiave e tutto il corredo di spugne ovvero teli con spazi di ancoraggio allo sdraio e relativa tasca porta oggetti laterale per finire con un cuscino poggiatesta per la “barella”.
Tutto ciò sempre allineato, perfettamente steso, a volte anche un po’ monotono.
Questo spazio enorme ha fatto si che IO, si proprio IO, non sono riuscita a scambiare una chiacchiera con nessun vicino di tenda perché o non c’era (questo è un altro bel mistero) o era troppo lontano.
Qui si parla sottovoce, lentamente, con occhiali RayBan, cappello Panama e nessun infradito che struscia a terra.
Non voglio dimenticare i costumi mare dei papà con bambino/i, rigorosamente Vilebrequin collezione primavera estate 2021, in nuance di colore e fantasia uguale.
Non chiamiamolo “cestino”
Da elemento funzionale, per trasportare qualcosa, a: chi ce l’ha più strano!
Qui il cestino della biciletta è un elemento da arredare, distintivo, deve farsi notare perché arriva prima della persona.
Se vedo un cestino adornato da orchidee e non dal fiore giallo del tarassaco (nelle zone agricole definito piscialetto) comprendo subito come devo relazionarmi e con chi ho a che fare.
La distinzione di genere in questo elemento è molto evidente.
Se sei maschio, installi la cassetta del vino, non il Civ&Civ ma Sassicaia con annata forgiata a fuoco o mega cassettona del Grand Cru Magnum Domaine de la Romanee-Conti.

I cani
Qui non fanno deiezioni, come sia possibile non so.
Gli animali sembravano in ottima salute eppure non ho visto alzare la gamba, non ho visto raccogliere con il sacchettino, c’è pulito a terra e per me rimane un mistero…!
Non solo, qui 1 cane “unico” in famiglia, non esiste.
A passeggio devi portarne minimo una coppia di animali o non sei nessuno, rigorosamente con pedigree, pelo ed unghie fatte dalla toelettatura.
Il Mercoledì mattino, ho fatto un giro al famoso Mercato del Forte, di questo tratterò in un articolo specifico, voglio solo inserire in questo paragrafo che al mercato vi era un ambulante dedicato al settore pet, con abitini, cappottini cashmere, guinzagli ed accessori vari. Per me, in area mercatale, una novità assoluta.

Tre situazioni che ricorderò
Nel bagno che mi ha ospitata, vi era un Vip, una Signora con un gruppo di persone parenti ed amici e faceva esattamente ciò che facevano tutti gli altri, i fatti propri.
Questo pensiero mi ha fatto desistere dal chiederle un selfie, situazione che si verificava giornalmente.
Poiché il pomeriggio giocava a carte per ore con altre donne, avevo pensato di presentarmi e chiedere “un selfie con le Amiche di Mara” poi ho desistito, perché questa Mara non ci avrebbe messo tanto a “mandarti a fare un giro”.
Un mattino, sono seduta nella veranda del caffè principale in centro, cerco fra gli avventori una Signora che avevo visto anche i giorni precedenti, matura, sola, vestita e pettinata con la classe vera di chi ha consapevolezza della propria posizione e dell’età.
Lei – un caffè – i quotidiani , al termine della lettura, saluta cordialmente, sale sulla bicicletta con cestino di vimini senza fronzoli e va … la conserverò come esempio.
Nello stessa situazione, un’altra mattinata, noto arrivare un’auto scura per “very normal people” , un po’ sotto tono con la media di Forte (vedi foto) ciò mi ha destato curiosità.
Si ferma aggressivamente a ridosso dell’area pedonale, si apre la portiera anteriore ed un agile uomo scatta per aprire la portiera posteriore, scende un Signore dall’aria “scocciata”, velocemente si siede nella fila di tavoli dietro di me.
L’uomo agile chiude tutte le portiere dell’auto la quale riparte veloce mentre lui si mette “con aria indifferente” a fianco di un vaso di oleandro, guarda fra le foglie il Signore, lo tiene d’occhio, sembra preoccupato ed attento nello svolgere il suo lavoro.
Nel frattempo l’uomo in incognito sta telefonando, si guarda attorno come se cercasse qualcuno.
Per farla breve ho sorseggiato il caffè e me ne sono andata perché percepivo una certa tensione ed ho preferito lasciare campo libero.
Qualunque sia il motivo per cui devi avere un professionista della sicurezza appresso mi ha fatto ricordare la magia della libertà!
I giorni sono trascorsi velocemente: Salsedine & Sole, Marmo di Carrara, Mercato di Forte , esperienza enogastronomica interessante, un’Italia da amare, saluti Edi
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