La mia attenzione è attratta dal mondo imprenditoriale. Conoscere la nascita e lo sviluppo di realtà impegnate a realizzare valore economico e sociale che ricada nel luogo ove sono insediate.
In questi giorni, grazie alle tecnologie digitali ed all’ apertura a nuovi comportamenti di ambienti autorevoli, ho potuto deliziarmi in streaming di un momento di rilievo. Il conferimento da parte dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, della Laurea ad Honorem in Ingegneria Gestionale ad un Imprenditore emiliano.
Il valore di dettami in una cerimonia ufficiale
L’etichetta è solenne. Si percepisce il valore attraverso la voce narrante dell’evento. Ascoltare cadenzare l’ingresso dei cortei, identificati per competenza e per abito accademico bordato nel colore della facoltà di appartenenza, le armonie penetranti del Collegium Musicum Alma Mater Studiorum invadono l’aula magna.
Alla presenza della comunità dell’Alma Mater, autorità civili, militari, religiose, esponenti dell’imprenditoria, illustri rappresentanti della società, la cittadinanza, il Magnifico Rettore apre con i saluti. La larga partecipazione è segnale di istanze culturali, sociali, economiche che convergono in questo pubblico riconoscimento.
Almeno 3 sono gli oggetti di una Laurea ad Honorem:
- la persona
- la sua storia, profilo intellettuale, profilo professionale
- i valori che la sua storia e la persona testimoniano.
Il Rettore riconosce l’eccezionalità dell’ecosistema territoriale in cui opera l’Università. Sono attivi oltre 50 accordi quadro con imprese regionali e nazionali. I laboratori congiunti con le imprese sono 7.
In essere, ci sono collaborazioni per 35 milioni/€ all’anno. Alma Mater di Bologna, sostiene il post laurea con programmi di alta formazione. E’ il I° ateneo italiano per numero di accordi con le imprese ed entità di finanziamento. Le borse di studio, 172, sono quasi il triplo della media nazionale.
L’Università orienta, attrae, forma, giovani risorse umane, promuove il sistema attraverso la crescita dei singoli . Il Rettore pone un focus al futuro:
- il calo demografico, nel prossimo ventennio i diciottenni si ridurranno di un 25%
- abbandono scolastico in Italia il più alto di tutta Europa
- alloggi abitativi, compromessa la recettività, servono politiche coraggiose
- rincari energetici, possono mettere in crisi anche le istituzioni.
“…Unione di forze ed intenti … condivisione di obiettivi alti e lungimiranti”
Prende la parola il neo-Laureato e narra…
Racconta il sistema azienda che rappresenta. Si esprime in maniera diretta, trasferendo i passaggi in modo apparentemente semplice, sottolineando gli elementi che hanno permesso di essere qui oggi:
- variazione di forme e funzioni. Nel tempo e nello spazio in relazione al mercato ed alla politica
- intercettare la domanda che pone la società, per il rispetto delle nuove generazioni, le esigenze cambiano
- chi siamo oggi, grazie a chi decise di investire parte dei risparmi in innovazione …
- la fiducia in due figure, un progettista sig. Andrea R. ed un commerciale sig. Renato T.
- 1995 la quotazione in borsa, l’azienda diventa una Pubblic Company
- per crescere servono alleanze e nècessita sciogliere alcuni nodi con il passato.
“La storia familiare deve essere rispettata ma per dare continuità servono forti cambiamenti”
Impegno con e per il territorio
Sotto l’egida del neo-Laureato nasce @Confindustria Area Centro Emilia.
Constàta che “le associazioni non devono essere una corporazione di gente che si lamenta ma una realtà capace di trasmettere informazioni al decisore pubblico”, lavorando su ricerca, innovazione, fisco, sulla formazione, realtà partecipata sulle politiche del territorio.
Le ristrutturazioni si mettono in atto quando si è forti per anticipare le crisi. Investire in innovazione, ha permesso di esportare, facendo bene a se stesso ed al paese. Riconosce una amministrazione politica virtuosa della regione Emilia Romagna. “C’è bisogno di MENO burocrazia vecchio stile e PIU’ ingegneri per modernizzare”. Il Dott. Alberto Vacchi ripetutamente nel suo intervento ha enunciato:
“HO IMPARATO”
Senza dubbio noi abbiamo il dovere di conoscere, comprendere e sostenere le aziende. Il Sistema IMA è un universo, una filosofia, un modo di essere. Mi sono emozionata ascoltando le ferme parole del Dott. A. Vacchi. Osservando la cornice in cui si è svolta la cerimonia, ascoltando le pause degli oratori e pensando all’impegno ed alle decisioni che sono state convenute per essere oggi l’azienda IMA.
L’unica chiusura che mi sento di fare: GRAZIE